La Notte Europea dei Ricercatori 2025

"ImAgine" è il tema dell'edizione 2025 de La Notte europea dei Ricercatori, che si terrà venerdì 26 settembre 2025, dalle ore 16.00, presso il Campus universitario di Chieti.
Dal primo pomeriggio a notte inoltrata, studenti, scolaresche e l’intera comunità del territorio, potranno prendere parte alla notte universitaria più lunga dell’anno, in cui ricercatori e docenti della “d’Annunzio” metteranno a disposizione la conoscenza sviluppata e maturata nel mondo accademico, attraverso esperimenti e dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre, visite guidate, conferenze e seminari divulgativi, alternati a spettacoli, concerti e performance artistiche, oltre a momenti di puro svago e aggregazione.
Come ogni anno anche il Museo universitario parteciperà:
- giovedì 25 settembre, alle ore 18.00, nell’auditorium del Museo universitario di Chieti sarà di scena il cinema di Maya Deren con le “Le immagini giungono a noi come i riflessi di un altro mondo” . L’iniziativa, che rientra nell’ambito di “Aspettando La Notte Europea dei Ricercatori 2025”, è rivolta a studenti, docenti e cittadinanza “La proposta - spiega la professoressa Anita Trivelli, docente di Cinema presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne della d’Annunzio - è stata ispirata dalla parola chiave della Notte Europea dei Ricercatori di quest’anno, IMAGINE, termine che evoca in primis l’immaginazione, una forza cruciale che aiuta gli esseri umani a progettare e realizzare sé stessi.
A questo richiamo tematico e concettuale la Settima Arte non poteva proprio sottarsi. È grazie all’immaginazione che si concretizzano le immagini, che, diceva Maya Deren, una cineasta radicale e carismatica, “giungono a noi come i riflessi di un altro mondo”;
- venerdì 26 settembre, presso il Campus universitario di Chieti, il Museo avrà il proprio stand nella zona dell’ex Rettorato, nei dintorni della Stele della Minerva. Il laboratorio sarà dedicato a”La rivoluzione umana. Lucy, i Beatles e il potere delle idee innovative”. Un viaggio tra scienza, cultura e creatività per esplorare come le grandi rivoluzioni nascono da intuizioni semplici ma dirompenti. Dalla scoperta di Lucy, che ha cambiato la nostra visione dell’evoluzione umana, al brano dei Beatles che ne ha ispirato il nome, fino al valore universale delle idee capaci di trasformare il mondo. Un laboratorio che intreccia storia, musica e pensiero critico, invitando a riflettere su come l’innovazione scaturisca dall’incontro inatteso tra saperi diversi e possa aprire nuove strade per il futuro.